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venerdì 8 maggio 2015

ECOREATI
















È stata rimandata per l'ennesima volta l'approvazione della legge che introduce i reati ambientali nel codice penale. 

Il ddl, che introduce nel codice penale i nuovi delitti contro l'ambiente, dovrà tornare all'esame del Senato (dove era stato già approvato due mesi fa) per il via libera definitivo, perché è stata eliminata dal testo una norma introdotta in Senato che puniva come reato una delle tecniche utilizzate per la ricerca di idrocarburi in mare, quella nota come "air gun" (sondaggio del fondo del mare sparando ripetutamente e con alta frequenza aria compressa contro i fondali). 

Il Senato aveva approvato infatti, il 4 marzo scorso, il ddl n. 1345, recante disposizioni in materia di delitti contro l'ambiente. 

Il ddl si propone di conseguire un salto di qualità nell'azione di prevenzione e repressione dei delitti contro l'ambiente attraverso l'introduzione nel codice penale di quattro nuovi reati:

- il delitto di inquinamento ambientale;

- il delitto di disastro ambientale;

- il delitto di traffico ed abbandono di materiale di alta radioattività;

- il delitto di impedimento del controllo.

I termini di prescrizione per i reati ambientali sono raddoppiati.

È prevista una diminuzione dei due terzi delle pene in caso di ravvedimento operoso.

In sede di condanna o patteggiamento per reati ambientali sono previsti la confisca dei beni e il ripristino dello stato dei luoghi.

Gli emendamenti approvati dal Senato, all'articolo 1:

- aumentano le pene per le lesioni personali e le morti conseguenti al delitto di inquinamento ambientale;

- stabiliscono uno sconto di pena per i reati dolosi;

- prevedono la reclusione da uno a quattro anni e la multa da 20.000 a 80.000 euro per omessa bonifica;

- prescrivono che il corso della prescrizione sia sospeso, qualora il giudice, su richiesta dell'imputato, sospenda il procedimento;

- disciplinano che la confisca non trovi applicazione quando l'imputato abbia provveduto alla messa in sicurezza;

- riguardano l'aggravante ambientale, il ravvedimento operoso, la disciplina sanzionatoria degli illeciti amministrativi e penali in materia di tutela ambientale ed il trasporto e l'abbandono di rifiuti e materiale radioattivo.

Il Ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti, ha assicurato che entro pochi giorni il provvedimento passerà all'approvazione definitiva del Senato e il nostro Paese avrà finalmente gli strumenti per contrastare gli scempi all'ambiente.

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