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lunedì 5 maggio 2014

GUERRILLA GARDENING


Si chiamano "guerrilla gardening" e sono ecologisti urbani che trasformano aree abbandonate in zone verdi, pulendole dai rifiuti e piantando nuova vegetazione, e assolvendo a un ruolo che spetterebbe alle pubbliche amministrazioni, spesso latitanti su questo fronte.

In diverse città stanno così nascendo giardini autogestiti che, potenzialmente, potrebbero rifornire negozi attraverso ciò che producono. D'altra parte, la stessa filosofia è stata adottata da alcuni Comuni, come Milano, Bologna, Ostuni, che hanno promosso la realizzazione di "orti di città", con la consegna di aree dismesse ai cittadini affinché vengano coltivate.

Non solo autoproduzione a impatto zero, ma anche riqualificazione delle aree urbane.

In un panorama caratterizzato da mattoni, asfalto e cemento, un'area verde modifica l'architettura urbana, mettendo a disposizione di tutti zone che possono essere utilizzate per aggregazioni, cerimonie collettive e sviluppo di relazioni interpersonali.

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