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martedì 31 dicembre 2013

SEGLIERE E CONSUMARE IL CETRIOLO


Il cetriolo viene coltivato in diverse varietà e raccolto più o meno maturo, secondo gli usi gastronomici che se ne fanno. Per essere consumato fresco e condito in insalata con aggiunta di lattuga, cipolle, peperoni e pomodori, il cetriolo viene raccolto quando ha raggiunto i 15-20 centimetri di lunghezza.

Per essere consumato solo, come contorno, il cetriolo è invece selezionato e coltivato in dimensioni assai più piccole; la sua polpa

è più consistente e manca quasi totalmente del tenero midollo centrale e dei semi. Questi cetriolini, raccolti verdi e acerbi, non si possono consumare freschi e vengono conservati sott'aceto.

Sui banchi degli ortolani, in mezzo a tutti gli ortaggi estivi, i cetrioli freschi vanno scelti con cautela, per evitare la sorpresa di frutti legnosi, insipidi e amarognoli.
I cetrioli giovani e freschi hanno la pelle liscia e lucente, di un bel verde omogeneo; eventuali rugosità non guastano, a patto che non siano giallastre o brune (segno di eccessiva maturazione o di appassimento).
I cetrioli freschi vanno sempre pelati, poiché la pelle è ricca di cellulosa e quindi coriacea e indigesta.
I cetriolini sott'aceto, invece, vanno consumati interi, dato che le fibre della buccia si sono macerate durante la conservazione.
Una volta sbucciato, il cetriolo fresco va tagliato a rotelle sottili, disposto sul fondo di un piatto e coperto di sale da cucina. In tal modo la polpa si libera di molta  acqua e diventa più tenera e digeribile.
Sciacquati in acqua corrente i cetrioli vengono poi conditi e mescolati a diverse e saporite verdure nelle insalate.
Alcune persone gradiscono il cetriolo cotto a vapore, per sfruttarne le qualità lassative e rinfrescanti: in tal modo però l'ortaggio perde quasi totalmente il suo sapore.
Infine per sfruttare in modo casalingo le proprietà cosmetiche del cetriolo, dopo averlo tagliato a fettine sottili, lo si può applicare alla sera per un'ora sulla pelle del viso: l'epidermide assorbirà lentamente tutta la sua acqua viva e tonificante riacquistando così freschezza ed elasticità.

lunedì 30 dicembre 2013

COME FUNZIONA LA LAVASTOVIGLIE

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In commercio esistono attualmente diversi tipi di lavastoviglie che, secondo il principio su cui è basato il loro funzionamento, possono dividersi in tre gruppi: quelle in cui le stoviglie ruotano col cestello dove sono sistemate sotto il getto dell'acqua; quelle  in  cui il cestello
è immobile sotto il flusso; e infine quelle in cui sia tare l'efficacia del lavaggio, si ricorre all'azione combinata di un vortice d'acqua e di piccole sfere di plastica che, trascinate dal movimento, urtano contro le superfici delle stoviglie e ne asportano anche i residui più tenaci.

domenica 29 dicembre 2013

COMPOSIZIONE DEL PANETTONE



Se esiste un segreto di fabbricazione per il panettone (forse un forno speciale o una particolare lievitatura), la ricetta invece è nota a tutti: fior di farina, lievito, latte, uova, burro, zucchero, uva sultanina e canditi.
Grazie a questa composizione il potere nutritivo del panettone è eccellente, poiché in esso sono raggruppati in proporzioni ideali tutti i princìpi alimentari, e cioè zuccheri, proteine, grassi, vitamine e sali
minerali.
Una fetta di panettone del peso di gr 100 fornisce all'incirca 400 calorie e costituisce una fonte preziosissima di energia per ogni ora del giorno e a ogni età. Nei bambini e nei vecchi il panettone rappresenta l'alimento ideale, considerata anche la facile digeribilità e il piacere con cui viene consumato.
In una fetta di panettone che pesi gr 100 sono presenti circa gr 60 di carboidrati (amido, glucosio e fruttosio), i quali sono rapidamente assimilabili e costituiscono quindi una fonte immediata di energia. Le proteine, in parte di origine vegetale (farina), in parte di origine animale (latte, uova), di notevole valore biologico, costituiscono circa l'8%.
I grassi, in ragione del 15%, sono forniti dal burro e dal tuorlo: oltre a rappresentare una notevole riserva di calorie, essi sono assai utili  perché costituiti in buona parte da fosfolipidi, e resi facilmente assimilabili dall'omogeneizzazione.
L'uva passa e i canditi spezzettati, che rendono particolarmente gustoso e delicato questo dolce, contribuiscono all'apporto vitaminico.
Fra i sali minerali sono presenti in particolare quelli di calcio, fosforo e ferro.

sabato 28 dicembre 2013

INFIAMMAZIONE DELLA LINGUA


Se soffrite di infiammazione della lingua, se la vostra pelle è secca e denutrita, se vi cadono i capelli e notate macchie sulle unghie, e se infine andate soggette a noiose infiammazioni agli angoli della bocca, è probabile che il vostro organismo abbia bisogno di ferro. Prima ancora che il medico intervenga con un'appropriata cura di iniezioni, imponetevi una alimentazione a base di cibi ricchi di ferro e di vitamina C (spinaci, tuorli d'uovo, fegato, legumi secchi, aranci, limoni e verdura fresca).

venerdì 27 dicembre 2013

PRINCIPALI TIPI DI APERITIVI


Secondo la gradazione alcolica e la loro composizione, gli apertivi si dividono in quattro gruppi principali.

Gli aperitivi a base di vino sono costituiti essenzialmente da vermouth, miscelato a bevande alcoliche vegetali. Il vermouth, che costituisce la base di questo tipo di aperitivi, è un vino bianco o rosso, aromatizzato con tintura di assenzio e alcune droghe (dittamo, genziana, corteccia di china e arance amare, ecc.); esso, a seconda delle qualità, può venire ulteriormente profumato con noce moscata, chiodi di garofano e simili.

Gli aperitivi a base di vermouth hanno una gradazione alcolica che s'aggira sui 18-21° e sono quindi discretamente forti se bevuti puri, cioè lisci (per questo è consigliabile berli allungati con acqua o seltz). Le loro proprietà stimolanti, dovute agli amari vegetali che contengono, si associano a quelle eccitanti dell'alcool che viene rapidamente assorbito, specie se preso a digiuno. Questi aperitivi, a causa del loro contenuto in alcool, sono in genere sconsigliabili, specialmente a coloro che sono delicati di stomaco; per di più l'assenzio, a cui si deve il caratteristico sapore amarognolo della bevanda, è notevolmente tossico per il sistema nervoso.

Gli aperitivi a base alcolica non vinosa sono costituiti da svariate infusioni alcoliche di sostanze amare di origine vegetale, senza alcuna aggiunta di vini speciali. I più conosciuti sono il Rabarbaro e il Bitter, ma vi sono in commercio molte altre miscele alcoliche di amari, costituite da estratti di radice di genziana, di quassia, di simaruba, di cascarilla e di scorze di agrumi. Questi aperitivi hanno anch'essi una gradazione alcolica che s'aggira su 18-20° e vanno bevuti diluiti, per non irritare la mucosa dello stomaco. Il Rabarbaro, allungato con acqua calda d'inverno o con seltz d'estate, costituisce un ottimo aperitivo, assai utile anche per stimolare le funzioni del fegato e della cistifellea. Il Bitter, dal gradevole sapore amarognolo e ricco di essenze d'agrumi, è uno dei più efficaci stimolanti dell'appetito.

Gli aperitivi a bassa gradazione alcolica sono simili ai precedenti, ma contengono un minor tasso di alcool (10° se bevuti puri, 3-4° se diluiti) e una maggior quantità di sciroppo di zucchero.

Essi sono praticamente dei bitter allungati a base di agrumi, ricchi di sostanze eupeptiche (cioè che favoriscono la digestione) e stimolanti dell'appetito; sono particolarmente consigliati a chi non è abituato agli aperitivi.

Essi sono generalmente serviti con una scorza di arancia e il bordo del bicchiere spruzzato di zucchero (Select, Aperol, ecc.).

Gli aperitivi analcolici hanno una gradazione alcolica praticamente nulla (0,5°, tasso necessario a tenere in soluzione le essenze vegetali).

A questo gruppo di aperitivi appartengono il Rabarbaro e il Bitter analcolici e il cosiddetto Gingerino a base di estratti di scorze di agrumi, essenze vegetali, sciroppo di zucchero e acqua. Al loro potere stimolante dell'appetito non si associa l'effetto nocivo dell'alcool, per cui questi aperitivi sono i più indicati per le persone delicate di stomaco.

giovedì 26 dicembre 2013

mercoledì 25 dicembre 2013

martedì 24 dicembre 2013

ATTACCARE BOTTONE


 
Per attaccare in modo perfetto i bottoni a due e a quattro fori, lasciando tra essi e il tessuto lo spazio necessario, posatevi sopra, al centro, un fiammifero di legno, e cucite normalmente, passando però con il filo sul fiammifero. Al termine dell'operazione togliete il fiammifero, sollevate il bottone e girate più volte il filo intorno al « picciolo » formatosi sotto il bottone.

domenica 22 dicembre 2013

CONSIGLI LAVASTOVIGLIE


• Il prelavaggio a mano dei piatti è un inutile spreco di acqua e tempo; è però importante, per evitare l'ostruzione del filtro, eliminare con una posata i residui più grossi.

• Una buona manutenzione della lavastoviglie è il presupposto per risultati perfetti di lavaggio: trattare almeno ogni tre mesi con uno sgrassatore e un decalcificante per togliere i residui di grasso e calcare.

ITALIA E RICICLO RAPPORTO ANNUALE


E’ stato presentato il Rapporto annuale 'L'Italia del Riciclo, realizzato da FISE Unire in collaborazione con la Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile.
Dallo studio si evince che nel 2012 il riciclo degli imballaggi ha seguito il trend di crescita osservato negli ultimi anni, nonostante una riduzione della produzione industriale e dei consumi. Il riciclo degli imballaggi ha raggiunto 7.546 milioni di tonnellate nel 2012, in aumento rispetto alle 7.511 del 2011 e le 7.346 del 2010.
Sono state raggiunte elevate percentuali di recupero nel settore della carta (87%), dell'acciaio (75%)  e del vetro (71%); anche la filiera del tessile ha beneficiato di un buon aumento del settore del recupero, pari al 20% rispetto ai dati del 2010.
Nonostante il ritardo che l'Italia si porta dietro rispetto al altri Paesi dell'UE, è doveroso evidenziare come il reimpiego dei materiali provenienti dalla demolizione dei veicoli abbia portato il nostro Paese a raggiungere il primato europeo nel settore.
La strada da percorrere è ancora lunga, ma vediamo segnali incoraggianti per lo sviluppo di una Società del Riciclo che ci porti quanto prima ad abbandonare l'utilizzo delle discariche.

 

sabato 21 dicembre 2013

FESTIVITA' DA RICICLO


Le feste sono ormai alle porte e le tendenze degli ultimi anni dimostrano come i regali Made in Italy, fai da te e riciclati interessino una vasta porzione di consumatori.

Iniziato come un hobby per pochi appassionati o per coloro che hanno sempre creduto nel rispetto dell'ambiente, il riciclo creativo è diventato ormai una moda vera e propria che permette di vivere le festività in modo glamour, risparmiando anche qualche soldino.

Un esempio classico in questo periodo sono le decorazioni natalizie home-made, dove si privilegiano vari materiali, dalla carta al legno, dalla stoffa a vecchie perline che permettono di realizzare addobbi per la casa o confezioni regalo uniche ed originali.

Un pò di carta o della stoffa di recupero possono essere ingredienti imbattibili per realizzare simpatici biglietti d'auguri; qualche pigna, assieme a delle candele fatte in casa, diventano un caratteristico centrotavola per le feste.

Per un ottimo risultato è necessaria molta pazienza ma soprattutto tanta creatività, quindi rimbocchiamoci le maniche e divertiamoci!

venerdì 20 dicembre 2013

FRUTTA INVERNALE


Il primo posto, fra le frutta invernali, spetta di diritto agli agrumi, che la nostra terra ci fornisce in una grande varietà di tipi: le arance rosse, i tarocchi (arance senza semi), le arance vainiglia, i mandarini, delicati e profumati, e i saporiti pompelmi ormai coltivati anche in Italia e spesso utilizzati, all'uso americano, per la prima colazione o anche come una specie di aperitivo che apre i l pasto di mezzogiorno. Anche le mele hanno un posto importante fra le frutta invernali: la regina è senz'altro la mela Ranetta, dalla polpa soffice e profumata, ma le stanno accanto con onore le Delizia, le Calville, le Limoncelle.

Vi sono ancora gli ultimi grappoli d'uva nostrana, che presenterete anche sulla tavola di Natale, mentre dall'Africa e da Israele arrivano, proprio in questa stagione, magnifici grappoli a chicchi grossi con buccia sottile di un colore violaceo chiaro. Fra le pere, le Passacrassane, le Williams, le Kaiser, dalla buccia color ruggine e dalla polpa dolcissima, si trovano in grandi quantità, insieme con le banane, che ormai non hanno stagione e si possono presentare sulla tavola in inverno come in estate.

Questa stagione vede anche comparire sulle nostre tavole le squisite frutta secche: i fichi cotti in forno, dolci come il miele e a volte farciti con le mandorle, o quelli bianchi asciugati al sole, secondo l'uso toscano, l'uva secca a grani grossi che si chiama zibibbo, le prugne, le mandorle e le nocciole.

giovedì 19 dicembre 2013

CAPELLI MOLLI


Se avete i capelli molli può dipendere o dall'umidità dell'aria o dallo stato di salute. Potete cercare di alleviare l'inconveniente curandovi con vitamina A e C e cercando di condurre una vita che vi renda meno nervosi e stanchi. Inoltre alternate le varie qualità di shampoo curativi: all'uovo, alla canfora, alle alghe. Potete fortificare i capelli bagnandoli, la sera precedente il lavaggio, con la seguente preparazione:

rhum 20 grammi, olio di ricino 20 grammi, radice di china 25 grammi, alcool puro e acqua di colonia 100 grammi.

Quando i capelli sono troppo tesi e rigidi il vostro shampoo ideale è quello all'uovo fatto dopo un'applicazione di una pomata alla canfora.

Per le donne: abbiate inoltre cura quando fate la permanente di scegliere quella che opera sui capelli fino a due centimetri dalla radice: eviterete così che rimangano troppo arricciati.

martedì 17 dicembre 2013

RIENTRO DALLA GITA


Al rientro da una gita o comunque da una giornata trascorsa fuori casa si ha spesso difficoltà a convincere i bambini ad andare a dormire, perché sono ancora eccitati per il momentaneo cambiamento di abitudini.
Avvertiteli dunque mezz'ora prima che dovranno andare a coricarsi, in modo che si preparino all'idea e la considerino una cosa inevitabile. Al momento giusto accompagnateli solennemente a dare la buonanotte a tutti i famigliari. Se agirete con dolcezza ma fermamente, questo cerimoniale vi permetterà di evitare che il metterli a letto diventi un problema e un dramma.

L'ASMA


Tra tutti i malanni che ci possono colpire uno dei più penosi è senz'altro ' l'asma.
L'attacco di asma si scatena all'improvviso, magari interrompendo un sonno tranquillo, e subito la situazione si fa drammatica per lo stato d'angoscia in cui cade l'ammalato che si sente soffocare.
Non è raro che anche chi assiste il colpito, nell'impossibilità di lenire subito le sue sofferenze, perda la testa e si impressioni forse più del dovuto. Per questo vediamo di chiarire che cos'è l'asma, quali sono i rimedi che servono a combatterla o perlomeno ad attenuare la violenza dei suoi attacchi.

CHE COS'È
Tutti sappiamo che l'asma è una malattia la cui manifestazione principale è una penosa difficoltà nel respirare. Questo fatto è provocato da una anormale contrazione (cioè da uno stato di tensione) dei muscoli che circondano i bronchi, i condotti attraverso cui l'aria giunge nei polmoni. In conseguenza di questa contrazione i bronchi si restringono eccessivamente, perciò l'aria passa con difficoltà nei polmoni e con maggior difficoltà ne fuoriesce durante l'espirazione, che diventa prolungata, rumorosa, sibilante.

COME Si MANIFESTA
L'asma generalmente si manifesta sotto forma di attacchi di varia intensità e durata che si possono ripetere più o meno frequentemente.
Un attacco asmatico è preceduto quasi sempre da particolari disturbi al naso come prurito, secrezione sierosa, improvviso senso
di ostruzione simile a quello che si verifica nel raffreddore. Tali disturbi sono accompagnati da un senso di costrizione al torace che
va man mano aumentando mentre la respirazione si fa sempre più difficile anche per la presenza di catarro che non si riesce a espettorare.
L'ammalato si agita e cerca affannosamente di respirare la maggior quantità d'aria possibile. Superata la fase critica dell'attacco, il respiro dell'ammalato si fa meno pesante e l'espettorazione del catarro più facile, mentre finalmente l'aria penetra nei polmoni liberamente. Dopo l'attacco rimane nell'ammalato un penoso senso
di spossatezza. Gli attacchi possono durare poche ore oppure prolungarsi per più ore o addirittura per più giorni.

LE CAUSE
Le cause dell'asma sono diverse: questa malattia può essere provocata da una reazione allergica dell'organismo a determinate sostanze, da un'alterata funzione del cuore, da bronchite cronica (come si verifica nei fumatori accaniti) oppure da malformazioni delle prime vie respiratorie (naso, gola, laringe). In genere si crede che esista un solo tipo di asma, ma non è così; anzi è molto importante distinguere tra i diversi tipi di asma perché anche se i disturbi sono, sotto molti aspetti praticamente identici, le cure sono diverse.

lunedì 16 dicembre 2013

IRAN E NUCLEARE


LE SANZIONI HANNO FUNZIONATO, TEHERAN HA FIRMATO UN'INTESA DI PACE CON L'OCCIDENTE. A Ginevra è stato raggiunto un accordo sul nucleare tra Teheran, Stati Uniti e le altre potenze occidentali. Intesa storica, che chiude dieci anni di trattative e riapre un minimo di dialogo tra americani e persiani, nemici fin dai tempi di Carter (1979). L'Iran avrà diritto al nucleare per usi civili, ma non potrà arricchire l'uranio oltre il 3,5% e si impegna a ridurre fino a quella percentuale le scorte in suo possesso. In cambio, il mondo alleggerirà le sanzioni (7 miliardi di benefici). Stiamo parlando, sia chiaro, della stessa tecnologia delle bombe atomiche: anche se il nuovo presidente iraniano è un moderato, israeliani e sauditi vivono l'intesa come un pericolo.

domenica 15 dicembre 2013

IDROFOBIA O RABBIA


Spesso le morsicature di alcuni animali, domestici o selvatici, non sono pericolose per la ferita o la lacerazione prodotta, ma perché sono veicolo di germi e di malattie, prima fra ogni altra la rabbia o idrofobia.
I cani affetti da questa malattia, o soltanto portatori del virus, possono arrecare danno anche senza mordere, solo leccando o sbavando: basta che un po' di saliva entri in contatto con una lieve abrasione, con una escoriazione della pelle o delle mucose.
Pronto soccorso: ogni morsicatura inflitta da un animale — sia o no sospetto — deve essere subito fatta sanguinare il più possibile e disinfettata abbondantemente con tintura di iodio.
Dopo aver praticato i primi soccorsi, si avverte il medico, cercando nel frattempo di catturare e di isolare l'animale per inviarlo poi vivo al più vicino Istituto Antirabbico. Lì, dopo gli accertamenti indispensabili del caso, verrà decisa l'opportunità o meno della cura antirabbica.
Se l'animale fosse randagio e perciò non facilmente rintracciabile (occorrerà naturalmente avvertire gli uffici del Comune o della polizia perché possano rintracciare il proprietario del cane).
Il medico praticherà senz'altro la vaccinazione antirabbica per evitare ogni pericolo. La perfetta salute dell'ammalato, anche nei giorni seguenti, non deve ingannare: questa gravissima malattia, sempre mortale se non combattuta tempestivamente, può manifestarsi anche dopo mesi di incubazione.

sabato 14 dicembre 2013

MACCHIE LASCIATE DAL FERRO DA STIRO

Le macchie lasciate dal ferro troppo caldo si tolgono con acqua ossigenata a 12 volumi; sciacquate poi con un po' d'acqua tiepida. Profumate poi la biancheria con i sacchettini di lavanda.  

venerdì 13 dicembre 2013

PRINCIPALE PADRE E FIGLIO


IL PRINCIPALE VISTO COME PADRE
Talvolta il superiore, visto, nella sua attività produttiva e dinamica, appare come il simbolo dell'uomo forte. Egli è colui che comanda, che sa sempre che cosa deve fare, che risolve ogni problema e  supera qualsiasi contrarietà. È visto insomma come il padre, il mitico padre dell'infanzia: l'essere superiore, l'eroe che assommava in sé tutte le virtù e sotto la protezione del quale non si avevano più timori né paure. Nascono pian piano una cieca ammirazione e il desiderio di affidarsi a lui come a un guida, a un rifugio sicuro.
PRINCIPALE VISTO COME FIGLIO
Altre volte, invece, il superiore appare come un uomo che ispira tenerezza: lo si vede lottare contro mille difficoltà difendersi da concorrenti feroci e sleali, cercare disperatamente collaboratori fidati. E i dipendenti quasi si compiacciono di immaginarlo, anche in casa, angariato dalla moglie e dai figli. Insomma è il ritratto dell'uomo infelice. Per la donna questo tipo di principale, insomma, saprebbe essere la madre del suo « bambinone », apparentemente grande e grosso e forte, ma in realtà tanto bisognoso di protezione, di guida, di carezze.
E così, gradatamente, si scivola in un sentimento amoroso.

giovedì 12 dicembre 2013

ORATA ALL'ACQUA PAZZA


Per 4 persone • 2 orate pulite da 800 g ciascuno • 1 piccola cipolla; • 1 spicchio d'aglio • 2 bustine di zafferano • 6 pomodori  maturi ma sodi • mezzo bicchiere di vino bianco • 1 ciuffo di prezzemolo - 1 pizzico di peperoncino - 4 cucchiai di olio extravergine di oliva - sale e pepe.
1. Scottate i pomodori in acqua bollente per 1 minuto, spellateli, divideteli  a metà, privateli dei semi e tagliateli a filetti. Spellate la cipolla e tritatela finemente. Pulite e tritate il prezzemolo.
Squamate le orate con il dorso di un coltellino, lavatele e asciugatele con carta da cucina sia dentro che fuori.
2. Versate l'olio nel tegame con l'aglio spellato e la cipolla.
Quando l'aglio comincia a dorare, eliminatelo. Disponete i pesci nel  tegame e fateli rosolare 2 minuti per parte. Bagnate con il vino, lasciatelo evaporare e condite con sale, pepe e peperoncino.
Unite i pomodori  e 1/2 bicchiere d'acqua calda, in cui avrete sciolto lo zafferano.
3. Coprite il tegame con il coperchio e proseguite la cottura per 15 minuti. Scoperchiate solo negli ultimi 5 minuti. Trasferite le orate e il sugo in un grande piatto, spolverizzate con il prezzemolo e portate in tavola. Trasferite un'orata alla volta sul tagliere, eliminate la pelle e dividete con il coltello, nel senso della lunghezza, il filetto superiore. Privatelo della lisca e servitelo al primo ospite con parte del sugo. Dividete in 2 anche il filetto sottostante, sollevatelo dalla pelle e servitelo con il sugo.
Procedete allo stesso modo con l'altra orata e servite con il sugo
cottura.

mercoledì 11 dicembre 2013

LA PERTOSSE


Ecco una malattia che per fortuna ha perso, negli ultimi decenni, buona parte della sua gravità, grazie alle cure con cui oggi siamo in grado di combatterla e soprattutto di eliminarne le conseguenze.
Perché queste cure siano efficaci, è necessario però iniziarle al più presto, meglio se nella prima settimana di malattia. Purtroppo non è
facile fare subito una diagnosi.
COME SI MANIFESTA
All'inizio la malattia non differisce dalle solite infiammazioni delle prime vie respiratorie: poca o niente febbre, occhi arrossati, raucedine, catarro.
Anche la tosse non presenta alcuna speciale caratteristica; solo un orecchio molto esperto può cogliervi un timbro particolarmente sonoro. Dopo una settimana, febbre e catarro scompaiono, ma la tosse, invece di diminuire, diventa via via sempre più forte e insistente; inoltre i colpi di tosse non sono distanziati, ma si raggruppano in vere e proprie crisi, più frequenti di notte e nelle prime ore del mattino.
Quando la malattia è grave, le crisi sono accompagnate da convulsioni: il bambino chiama la mamma, si aggrappa a lei, tossisce in modo spasmodico, prolungato; spesso, dopo una pausa, ha una seconda crisi (ripresa). A intervalli, durante la crisi, il piccolo malato compie una inspirazione rapida e profonda, con un rumore caratteristico, un po' sibilante, che ha dato origine ai nomi popolari della malattia: tosse canina, tosse asinina; così infatti è comunemente chiamata la pertosse.
CAUSE ED EFFETTI
Da che cosa è provocata la pertosse?
È una infezione causata da alcuni germi che invadono la gola, la trachea e l'inizio dei bronchi. Questi bacilli producono sostanze velenose (tossine), che sono responsabili dei sintomi più gravi della malattia.
Sono sempre le tossine che provocano lo stimolo della tosse che a sua volta causa le crisi; inoltre alterano i vasi sanguigni provocando caratteristici gonfiori alla fronte, alle palpebre, piccole chiazze emorragiche nella cornea e sangue dal naso. Se l'irritazione aumenta di violenza, ecco comparire anche il vomito che aggrava, naturalmente, le condizioni del piccolo ammalato. Solo nelle forme gravissime si possono avere delle lesioni che lasciano al bambino danni permanenti (epilessia, diminuzione dell’intelligenza).

martedì 10 dicembre 2013

CURIOSITA'


Il gatto barometro.
Lo sapevate che il gatto può servire da barometro? Ce lo assicura questa poesiola popolare svizzera:
<< Quando al fuoco siede il gatto non avremo pioggia affatto.
Vedi il gatto sbadigliare? La bufera vuol scoppiare >>.

 

lunedì 9 dicembre 2013

OGGETTI IN PELTRO



Per conservare gli oggetti in peltro: spazzolarli quotidianamente con una spazzola morbida; passarli due volte all'anno con un detersivo leggero o con limatura di stagno oppure con petrolio e carta da giornale; risciacquare e asciugare strofinando fortemente con un panno di lana.

domenica 8 dicembre 2013

PIRAMIDE ALIMENTARE E CIBI SOSTENIBILI


Ogni giorno quando facciamo la spesa scegliamo i prodotti da acquistare confrontando prezzo, qualità ed apporto calorico. Da oggi è possibile valutare anche l'impatto che un semplice frutto o una portata di carne può avere sull'ambiente.
L'Osservatorio nazionale sulla salute dell'infanzia e dell'adolescenza (Paidòss), in occasione della '7th International Conference on children's health and the environment' tenutasi a Gerusalemme, ha presentato uno studio sulla relazione tra alimenti ed impatto sull'ambiente.
Il concetto alla base di questo studio è semplice: analizzando i cibi contenuti in una classica piramide alimentare è possibile disporli in funzione del loro impatto sull'ambiente. In questo modo  si osserva che i cibi che dovrebbero essere alla base della nostra dieta (es. frutta e verdura) sono anche quelli che meno incidono sul territorio e sulle sue risorse.

Il minor impatto ambientale raggiungibile con una dieta mediterranea o vegetariana è desumibile osservando i grammi di CO2 emessi per ottenere un alimento: 

-       30 kg di CO2 per 1 kg di carne bovina;

-       1,9 kg di CO2 per 1 kg di pasta;

-       70 g di CO2 per 1 kg di frutta. 

Mantenere un'alimentazione ricca di alimenti di origine animale non dà una mano all'ambiente nemmeno dal punto di vista delle risorse idriche. Sono infatti necessari:  

-       15.500 litri d'acqua per ottenere 1 kg di carne bovina;

-       1.390 litri d'acqua per 1 kg di pasta;

-       600 litri d'acqua per 1 kg di frutta. 

Oggi sappiamo che un'alimentazione troppo ricca di zuccheri e grassi, oltre ad essere dannosa per la nostra salute, incide negativamente sull'ambiente. Considerando che solo l'1% dei bambini tra i 6 e i 10 anni mangia in maniera sana, dovremmo educare tutti noi ad una nuova ecologia dell'alimentazione, aiutando così la nostra salute e l'ambiente, preservando le risorse del territorio per le generazioni future.

sabato 7 dicembre 2013

ARRIVA LA TARI SULLA RACCOLTA RIFIUTI


La Legge di Stabilità, approvata in Senato, ha introdotto un nuovo tributo sulla casa, di cui fa parte anche una componente relativa alla raccolta dei rifiuti. La Iuc (Imposta unica comunale) è divisa in tre componenti: Imu (imposta municipale propria), Tari sulla raccolta dei rifiuti, e Tasi sui servizi indivisibili.
Dopo la Tares, quindi, è stato accantonato anche il 'Trise', il tributo che era stato introdotto con la Legge di Stabilità ad ottobre.
La Tari, destinata a finanziare i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, sarà dovuta da chiunque possieda o detenga a qualsiasi titolo locali o aree scoperte, a qualsiasi uso adibiti, suscettibili di produrre rifiuti urbani e assimilati.

venerdì 6 dicembre 2013

RISCOPRIRE IL COUNTRY

 
Miniatura
Due straordinari cantanti, dalla formazione differente (Norah Jones e Billie Joe Armstrong), si sono incontrati per registrare un album dedicato al classico degli Everly Brothers, "Songs Our DadduTought Us", reinterpretando la tradizione del country con meravigliosi intrecci vocali. Una collaborazione tra due grandi personalità del pop che hanno trovato, nel fascino per un patrimonio popolare senza il quale il rock non sarebbe esistito, un terreno comune di scambio artistico. Il disco, registrato con lo spirito di una jam session, è la rilettura dell'album che gli Everly Brothers pubblicarono nel 1958, con canzoni come "Long Time Gone" e "Down in The Willow Garden".

giovedì 5 dicembre 2013

GALATEO


Quando incontrate qualcuno e vi viene rivolta durante i primi convenevoli la classica domanda: « Come sta? », non commettete l'errore di interpretarla come una richiesta vera e propria; non state perciò ad enumerare i vostri guai e sappiate in ogni caso rispondere con un sorriso: « Bene grazie. Anche lei, spero. »
Gli inglesi, nei loro convenevoli molto più sommari dei nostri arrivano al punto di rispondere a un « Come sta? » con un altro «Come sta?»: ambedue senza risposta.
Tenete comunque presente che si tratta di una formula di cortesia, e solo in seguito, se sarà il caso, si potrà tornare brevemente sull'argomento « salute », quando si sarà intavolata una conversazione vera e propria.

mercoledì 4 dicembre 2013

USO DEL LIMONE IN CUCINA


Utilità del limone per usi domestici

Quando si cuociono le patate con la buccia le pentole si anneriscono internamente: per evitare questo inconveniente ponete a bollire nell'acqua insieme alle patate mezzo limone.
Se l’interno delle pentole di acciaio smaltato o di alluminio ha assunto a lungo andare una colorazione scura dovuta all'effetto dei cibi, potrete cancellare ogni traccia di essa ponendo le pentole sul fuoco con acqua acidulata con il succo di un limone; si lascia bollire finché è necessario.

martedì 3 dicembre 2013

MINESTRE E SECONDI PREFABBRICATI


Non sottovalutate l'apporto importante che danno le minestre già pronte, che offrono una grande scelta di ricette, garantite da marche famose. Dal brodo semplice di pollo o di carne, cui basta aggiungere riso o pastina, alle creme di legumi di ogni tipo, al minestrone avete a disposizione ormai tutta una serie di minestre ottime, preparate con ricette di cuochi spesso famosi. Potrete, volendo, rendere più « vostre » le minestre già pronte con l'aggiunta
di crostini o di un tuorlo d'uovo lavorato con parmigiano o anche con un trito di prezzemolo o di altra erba aromatica.
Anche i condimenti per la pastasciutta si trovano in grande varietà di tipi e la diffidenza delle donne che stentano ad accoglierli è ingiustificata.
Comunque, quelli che sanno cucinare a dovere potranno preparare personalmente la salsa di pomodoro o il ragù in una quantità sufficiente per parecchie volte, da conservare nel frigorifero. Una volta la settimana, si può preparare una terrina di salsa di pomodoro e una di ragù, così da avere a portata di mano due condimenti adatti a un tipo o all'altro di pastasciutta.
Non mancano certo le ricette per condimenti da pastasciutta di rapidissima preparazione.
Mentre la pasta cuoce, ad esempio, potrete far sciogliere nell'olio caldo qualche filetto di acciuga. Aggiungendovi qualche cappero tritato, otterrete un condimento rapido e molto saporito per i giorni di magro.
Ottimo anche il condimento di aglio e prezzemolo, che si ottiene facendo rosolare nell'olio due o tre spicchi d'aglio, che poi toglierete, e aggiungendo alla fine un abbondante trito di prezzemolo. Gli spaghetti al limone sono perfetti quando i pomodori sono nella loro stagione migliore. Si pelano i pomodori, si tolgono i semi e si tagliano a pezzetti, conservandone il sugo. Quando gli spaghetti saranno cotti al dente e ben scolati nella zuppiera, vi aggiungerete il pomodoro tritato, col suo sugo, il succo di un limone, sale, pepe abbondante e puro olio d'oliva, mescolando bene. Si servono senza formaggio, che non legherebbe con gli altri ingredienti. Utili per risolvere il problema del tempo sono, i surgelati I filetti di pesce, per esempio, basta passarli nell'uovo e nel pane grattugiato per presentarli alla milanese, e, con una buona insalata, costituiscono una pietanza nutriente ed elegante.
I filetti di baccalà sono squisiti fatti marinare nell'olio sbattuto con succo di limone, pepe e sale e cotti sulla griglia.
Infilerete in ogni pezzo di baccalà un rametto di rosmarino, e farete cuocere da entrambe le parti il pesce sulla griglia bene arroventata. Pepe, sale, succo di limone come condimento ed ecco un'altra pietanza appetitosa, pronta in un attimo.
Con la carne bollita in scatola, potrete preparare un piatto unico completo; tagliare a  pezzetti grossi la carne in scatola poi aggiungerla a un'insalata di patate, con qualche wurstel  a fettine, qualche cetriolino tritato, qualche cappero e qualche oliva. Per completare il pasto, nutriente e appetitoso, basterà un pezzo di formaggio.

lunedì 2 dicembre 2013

CARCIOFI E FEGATO

In questi ultimi anni il carciofo è stato molto decantato come rimedio sovrano per il fegato.
Effettivamente, anche se le diete a base di carciofi non devono suscitare troppi entusiasmi, qualcosa di vero tuttavia c'è.
Ricerche effettuate con serietà hanno infatti dimostrato la presenza di un principio attivo (cinarina), che esplica una benefica influenza sul fegato e sulle vie biliari, favorendo la formazione della bile e regolarizzando l'intestino. La cinarina però è contenuta in quantità minima nella parte commestibile del carciofo, mentre è presente in buona quantità nel gambo e nelle foglie.
Chi vuole quindi sfruttare le benefiche proprietà del carciofo per il fegato, deve preparare un infuso delle foglie e dello stelo (grammi 200 per litro), facendoli bollire lentamente in acqua per pochi minuti,
lasciando riposare e filtrando poi il tutto.
Il decotto di carciofo, che ha un sapore gradevole, può essere bevuto a bicchieri, il mattino a digiuno o la sera prima di coricarsi.
Il carciofo, facile da digerire sia cotto sia crudo, è indicato a ogni età, salvo intolleranze individuali.
Data una sua lieve azione irritante sui reni però è bene limitarne l'uso in caso di nefriti, reumatismi e calcolosi renale.

domenica 1 dicembre 2013

SOGNI ED INCONSCIO


Che cos’è dunque questo misterioso inconscio, questa sorprendente parte della nostra personalità che ci sfugge e di cui tutti sembriamo perfino ignorare l'esistenza?

Freud ha risposto a questo interrogativo affermando che l'inconscio è la somma di tutti i desideri, le emozioni, le ansie e le delusioni che si accumulano dentro di noi, giorno per giorno. Sebbene si cerchi, quando si è svegli e coscienti, di controllare e reprimere tutto ciò, nessuno riesce a liberarsene totalmente. L'inconscio è tenacemente

radicato dentro di noi e riaffiora all'improvviso quando la nostra vigilanza si allenta, ad esempio durante i l sonno. Ma accade uno strano fenomeno: anche se dormiamo, anche se non siamo coscienti, il nostro inconscio non si sente mai completamente libero, come se si vergognasse di certi desideri proibiti e di certe emozioni

Perciò, quando sogniamo, anziché rivelare chiaramente i nostri stati d'animo, l'inconscio preferisce esprimerli per mezzo di immagini simboliche (perdere i denti, camminare svestiti in mezzo alla folla, sostenere un esame, ecc.). Questi simboli sono comuni a tutti perché i l linguaggio dei sogni è universale.

Secondo Jung invece, l'inconscio è quella zona del cervello in cui vengono trattenuti tutti i ricordi che non hanno trovato posto nella zona cosciente. Di tutte le innumerevoli esperienze e sensazioni che colpiscono a ogni istante la corteccia cerebrale, solo una piccola parte riesce a costituire dei ricordi coscienti. La maggior parte di esse viene relegata nell'inconscio e quando la corteccia cerebrale è in stato di parziale riposo, come ad esempio durante il sonno, esse riaffiorano. La mente così riesce a creare scene e immagini fantastiche, ossia a sognare.

Jung asserisce che parte dei ricordi dell'inconscio risalgono persino alla nostra vita prenatale, cioè a quando eravamo ancora nel grembo materno; ad esempio l’acqua, che così frequentemente ricorre nei sogni, potrebbe significare il liquido uterino nel quale eravamo immersi prima di nascere.